Ecco quale carburante scegliere per la tua auto nel 2024
In questo articolo affrontiamo uno dei temi più dibattuti nel mondo automobilistico, ossia: quale carburante scegliere per la propria auto? Nel tempo la scelta è diventata sempre più ampia, ed infatti non parleremo solo di carburanti ma di vere e proprie alimentazioni con il mondo dell’elettrico.
Come vedremo ogni opzione e valida può essere definita la migliore, tutto sta alle esigenze che si hanno.
Gli aspetti caratterizzanti che andremo ad analizzare per tipo sono: costi, efficienza ed autonomia, disponibilità ed evoluzione di mercato, oltre che impatto ambientale ed agevolazioni fiscali.
Motorizzazione a Benzina
Partiamo dalla motorizzazione a benzina, una delle più diffuse e comuni al mondo. Tra i suoi principali vantaggi troviamo innanzitutto una minore manutenzione, che si traduce in costi ridotti.
Essendo una motorizzazione ampiamente diffusa la disponibilità di veicoli sul mercato è ampio. Al contrario, il diesel sta lentamente scomparendo.
Il principale svantaggio di questo carburante è il costo elevato, soprattutto se si percorrono molti chilometri. Il prezzo del rifornimento è infatti tra i più alti, anche se il costo iniziale dell’auto è generalmente inferiore rispetto a un diesel.
La motorizzazione benzina è più indicata a chi percorre fino a 20.000 km all’anno. Che possono sembrare troppi e maggiormente indicati per un diesel.
Con l’arrivo delle nuove limitazioni del diesel, però, avere un’auto a benzina con 100.000 km nel 2029 significherà ancora avere un veicolo a metà della sua vita utile. Pertanto preferire la benzina potrebbe essere una scelta più sicura e longeva.
La benzina è adatta anche a chi percorre un ciclo misto: un po’ di città, un po’ di autostrada e soprattutto extraurbano. Con le nuove tecnologie, i consumi di una benzina sono sempre più efficienti, e il costo di acquisto è più basso rispetto alle motorizzazioni ibride.
Motorizzazione Diesel
Il diesel, invece, è sicuramente ottimo per chi fa tanti chilometri, soprattutto in autostrada. Tra i suoi vantaggi ci sono una maggiore efficienza sui lunghi tratti e costi di rifornimento più bassi rispetto alla benzina.
Tuttavia, sta diventando sempre più difficile trovare modelli diesel sul mercato, e il loro costo è solitamente più alto di 1.000-2.000 euro rispetto alle versioni benzina, il che può fare la differenza.
Pertanto il carburante diesel è più indicato a chi percorre tantissimi chilometri all’anno, soprattutto su lunghe distanze. Se, ad esempio, fate tra i 30.000 e i 40.000 km all’anno, il diesel è una buona scelta.
Motorizzazione GPL
Passiamo ora a una delle alimentazioni che mette tutti d’accordo: il GPL. Con i costi più bassi in assoluto in fase di rifornimento, permette di percorrere molti chilometri spendendo poco, ed è anche più ecologica rispetto alle altre opzioni.
Il GPL è consigliato a chi deve percorrere molti chilometri, vuole risparmiare sui costi del carburante e desidera un’opzione più ecologica, senza dover affrontare le limitazioni del diesel.
Tuttavia, bisogna considerare che la manutenzione di un’auto a GPL può essere più costosa, così come il prezzo di acquisto rispetto a un’auto a benzina.
Motorizzazione Ibrida
Parlando di alimentazioni più moderne si hanno sul mercato auto ibride e elettriche, non sempre amate da tutti.
La motorizzazione ibrida combina un motore a benzina con uno elettrico, garantendo una maggiore efficienza, specialmente in città.
Tra i vantaggi ci sono alcune agevolazioni statali, come l’Ecobonus e il bollo dimezzato. Tuttavia, la manutenzione può essere complessa e costosa, soprattutto una volta fuori garanzia.
Vi sono due principali tipi di motore ibrido ed ognuno è maggiormente indicato per specifiche esigenze.
Il Mild Hybrid è adatto a chi vuole il benzina ma con qualche vantaggio in più. Tuttavia, il risparmio di carburante è minimo: si passa magari da 15 a 17 km/l, quindi il risparmio reale è contenuto, soprattutto considerando il maggior prezzo di vendita.
Il Full Hybrid, invece, è consigliato a chi percorre molta strada in città, quindi brevi distanze, ma ha comunque bisogno di un motore a benzina.
Abbiamo poi un altro tipo di ibrido, il Plug-in Hybrid: un’ibrida che può viaggiare anche solo in elettrico ma che deve essere ricaricata.
Si tratta di una motorizzazione consigliabile a chi percorre dai 50 ai 60 km al giorno, ha un box dove poter ricaricare e vuole risparmiare viaggiando quasi sempre in elettrico.
Tuttavia, tra i difetti, il Plug-in Hybrid ha un costo di acquisto elevato, necessita di box di ricarica e la manutenzione è onerosa.
Motorizzazione Full Electric
Infine, arriviamo all’elettrico al 100%. I principali vantaggi sono le zero emissioni, la possibilità di abbattere i costi di ricarica, e diversi vantaggi fiscali come l’ingresso gratuito in ZTL o il risparmio sui parcheggi in grandi città come Milano.
Tra gli svantaggi si segnalano la necessità di ricaricare frequentemente, che richiede tempo e una certa organizzazione, e l’alto costo di acquisto.
Le auto elettriche sono infatti molto più costose rispetto alle versioni a benzina, e richiedono un box privato per la ricarica.
L’elettrico è pertanto da consigliare a chi ha la possibilità economica di affrontare l’investimento iniziale, possiede un box per la ricarica e non ha paura delle limitazioni attuali, perché in futuro le autonomie miglioreranno notevolmente.
Conclusioni
In conclusione ecco le caratteristiche principali di ogni motorizzazione:
- Benzina: per chi fa pochi chilometri o percorre strade provinciali.
- Diesel: per chi percorre molti chilometri, soprattutto in autostrada.
- GPL: per chi cerca un compromesso economico e ecologico.
- Ibrido: per chi fa molta città (Full Hybrid) o vuole avvicinarsi all’elettrico (Mild Hybrid).
- Elettrico: per chi ha il budget e l’opportunità per ricaricare a casa.